giovedì 14 marzo 2013

Il Vangelo del Venerdì 15 Marzo 2013


Dal Vangelo secondo Giovanni (7,1-2.10.25-30.
In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più
andare per la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, detta delle Capanne;
Ma andati i suoi fratelli alla festa, allora vi andò anche lui;
non apertamente però: di nascosto.
Intanto alcuni di Gerusalemme dicevano: «Non è costui
quello che cercano di uccidere?
Ecco, egli parla liberamente, e non gli dicono niente.
Che forse i capi abbiano riconosciuto davvero che egli è il Cristo?
Ma costui sappiamo di dov'è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».
Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo,
voi mi conoscete e sapete di dove sono.
Eppure io non sono venuto da me e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete.
Io però lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».
Allora cercarono di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettergli le mani addosso,
perché non era ancora giunta la sua ora.
Parola del Signore.
L’evangelista Giovanni ci racconta le controversie più accese tra Gesù e  i suoi oppositori.
Si trova ancora in Galilea, ma non vuole recarsi a Gerusalemme
per non cadere nelle mani dei suoi nemici.
Ma, avvicinandosi la festa dei Giudei, decide però di recarsi nel tempio.
Probabilmente viene riconosciuto e tra la gente si apre subito un dibattito.
Era ormai noto che i capi del popolo volevano ucciderlo per impedire
che continuasse la sua predicazione.
Ironicamente  la gente si chiede se non abbiano per caso riconosciuto in lui il Cristo.
Ma, increduli, aggiungono che di Gesù conoscono le origini mentre
del Cristo non si sa da dove viene.
Allora Gesù, si mette nuovamente ad insegnare pubblicamente nel tempio
e svela la sua incredulità.
Risponde che sa bene da dove viene e conosce chi lo ha inviato tra gli uomini.
È la sostanza della sua predicazione.
Chi lo ascolta e lo segue si pone perciò sulla via della salvezza, quella della
conoscenza del Padre e dell’adesione fiduciosa a Lui.
A questo punto la verità del Vangelo viene respinta anche dagli ascoltatori
i quali, come i loro capi cercano a questo punto di arrestarlo.
È una storia che si ripete e talora siamo noi stessi coinvolti.
Quante volte cerchiamo di “mettere le mani addosso” al Vangelo, ossia di bloccarlo, di ferirlo,
di imprigionarlo nella rete delle nostre abitudini, di annullare la forza di cambiamento!
Nessuno però riuscì a bloccare Gesù.
Non sono stati i persecutori a eliminare Gesù.
Non ne avevano la forza.
Sarà Gesù stesso che si consegnerà ai suoi persecutori perché lo portino sino alla croce.
È Lui che dona la vita per noi.
È il sacramento dell’amore senza limiti del Padre per tutti gli uomini.
Riconosciamo che Gesù è il Cristo e riceveremo l’amore del Padre,aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


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