mercoledì 13 marzo 2013

Il Vangelo del Giovedì 14 Marzo 2013


Dal Vangelo secondo Giovanni (5,31-47) anno C.
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: “Se fossi io a render testimonianza a me stesso,
la mia testimonianza non sarebbe vera; ma c'è un altro che mi rende testimonianza,
e so che la testimonianza che egli mi rende è verace.
Voi avete inviato messaggeri da Giovanni ed egli ha reso testimonianza alla verità.
Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché possiate salvarvi.
Egli era una lampada che arde e risplende, e voi avete voluto solo per un momento
rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da 
compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.
E anche il Padre, che mi ha mandato, ha reso testimonianza di me.
Ma voi non avete mai udito la sua voce, né avete visto il suo volto,
e non avete la sua parola che dimora in voi, perché non credete a colui che egli ha mandato.
Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene,
sono proprio esse che mi rendono testimonianza.
Ma voi non volete venire a me per avere la vita.
Io non ricevo gloria dagli uomini.
Ma io vi conosco e so che non avete in voi l'amore di Dio.
Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete;
se un altro venisse nel proprio nome, lo ricevereste.
E come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri,
e non cercate la gloria che viene da Dio solo?
Non crediate che sia io ad accusarvi davanti al Padre; c'è già chi vi accusa,
Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza.
Se credeste infatti a Mosè, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto.
Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?”.
Parola del Signore.
Le parole che dice Gesù sono come delle pietre pesantissime che cadono sulla
testa dei Giudei; per essi, la grazia di Dio è assolutamente inutile, perche essi
non vogliono andare da lui ed avere la vita.
È un’accusa terribile; sembra che Gesù voglia dire che essi si condannano
ad un vero e proprio suicidio spirituale, in quanto si rifiutano apertamente
di riconoscere nel Cristo colui che può dargli questa vita.
Gesù sottolinea la pericolosità di questo atteggiamento proprio attraverso
le sue parole; sono essi stessi che si condannano alla morte certa, poiché quando
si rifiuta Gesù non c’è che morte e buio.
Quante persone, oggi, hanno lo stesso atteggiamento dei Giudei?
È quello che il Signore, in un altro contesto, chiama il peccato contro lo Spirito Santo.
Non vergogniamoci di Gesù Cristo, andiamo da Lui e riconosciamolo, come ha fatto
ieri sera Papa Francesco, come nostra guida, e come ha chiesta il Papa, preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

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