venerdì 5 luglio 2013

Il Vangelo del Sabato 6-7-2013

Dal Vangelo secondo Matteo (9,14-17) anno C.
 In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli
dissero: «Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere

in lutto mentre lo sposo è con loro?
Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.
Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio,

perché il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore.
Né si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri

e il vino si versa e gli otri van perduti.
Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l'uno e gli altri si conservano».
Parola del Signore.
I discepoli di Giovanni, che conducevano una vita più austera rispetto
a quella proposta da Gesù, chiedono il perché di tale gioia.
In effetti il profeta di Nazareth dovunque passava dava speranza,
creava un clima nuovo, come di allegria.
Erano, ovviamente, soprattutto i poveri, i malati e i peccatori a gioire e a far festa,
perché liberati dal peso della tristezza e del peccato.
E Gesù era il liberatore, colui sul quale avevano riposto la loro fiducia.
In Lui, infatti, potevano contare senza temere di essere abbandonati.
Da qui nasceva la festa, una festa analoga a quella che si faceva
nelle nozze per la venuta dello sposo.
Con Gesù era venuto in mezzo agli uomini il Salvatore per instaurare
il regno di Dio e la sua giustizia.
Gesù avverte però che la sua opera è una lotta contro il male e, come avviene in ogni
battaglia, non sarebbero mancati i momenti difficili per i discepoli e per la comunità.
Ci saranno oppositori che cercheranno in ogni modo di accusare e di
abbattere i discepoli che annunciano il Vangelo.
Non bisogna aver paura; il Signore aiuterà.
Ma è necessario avere un cuore nuovo, ossia pieno di amore (non un semplice
rattoppo), e il vestito nuovo della compassione.
Questo renderà forti anche nei momenti difficili, se ci aiutiamo con la preghiera.
 Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come                                                  
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,                                                        
ma liberaci dal male. Amen.                                                                                                                           
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.                                                                                             

Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata

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